Società Botanica Italiana onlus

Associazione scientifica fondata nel 1888

99° Congresso della Società Botanica Italiana onlus

Nei giorni 22-24 settembre 2004 si è svolto a Torino il 99° Congresso della Società Botanica Italiana con una particolare “dedica” al grande botanico piemontese Carlo Allioni nel secondo centenario della morte.
Il programma del Congresso, accanto ad una sezione storica dal titolo “Le scienze botaniche : dalla storia all’attualità”, ha proposto vari simposi su tematiche di grande attualità: “Biologia dello sviluppo nei vegetali”, “Le specie esotiche: una nuova emergenza”, “ Piante e microrganismi nei ripristini ambientali” ,”Sensori ambientali e bioindicatori”.
Ciascuna delle sessioni ha presentato una o più relazioni, tenute da ospiti stranieri ed italiani, ed alcune comunicazioni sul tema.
Enrico Coen del John Inners Centre di Norwich (UK) ha trattato dell’influenza dei geni sui processi morfogenetici; .Giorgio Casadoro dell’università di Padova ha esposto vari aspetti della regolarione della sindrome di maturazione nei frutti carnosi; Dave Richardson dell’Università di Cape Town ha affrontato il problema dell’ invasività delle specie esotiche e delle possibilità di interventi sulla base delle conoscenze sulla loro ecologia. Il tema del ruolo di piante e microrganismi nei ripristini ambientali è stato introdotto da Alan Baker dell’Università di Melbourne; Roberto Bargagli dell’Università di Siena ha riferito sulle potenzialità dei vegetali come biosensori di inquinamento del suolo e dell’aria.
Massimo Maffei, direttore del Dipartimento di Biologia vegetale della nostra Università, ha presentato un’ampia panoramica dei settori di ricerca che il Centro di Eccellenza per la Biosensoristica vegetale e microbica (CEBIOVEM), da lui coordinato, è in grado di affrontare.
Nella sezione storica del Congresso Guido Moggi dell’Università di Firenze ha presentato il pensiero dei principali personaggi italiani che hanno svolto ruoli significativi nella storia della botanica dal XVI al XVIII secolo, periodo di grandi svolte per la scienza.
La personalità di Carlo Allioni è stata illustrata da Francesca Bagliani e da Giulina Forneris attraverso l’analisi del suo carteggio e del suo erbario, conservati rispettivamente presso l’Accademia delle Scienze ed il Dipartimento di Biologia vegetale di Torino. Le comunicazioni hanno sottolineato gli apporti di altri illustri botanici e Dino Carpanetto dell’Università di Torino ha posto l’accento sui rapporti fra botanica e professione degli Speziali.
Tornando al presente è stato posto l’accento sulla storia e sulle prospettive delle discipline geobotaniche per lo studio e l’interpretazione della vegetazione. Infine Pier Luigi Nimis dell’Università di Trieste ha presentato un’interessante esemplificazione dell’impiego di strumenti interattivi per l’identificazione dei vegetali.
Il programma di questo 99° Congresso, pensato come omaggio ad uno scienziato del settecento, non ha voluto avere carattere prevalentemente commemorativo: accanto a brevi cenni su Carlo Allioni e su altri scienziati dei secoli passati, si è preferito dare spazio a temi della ricerca attuale a sottolineare il ruolo fondamentale che le scienze botaniche continuano a svolgere pur nel mutare delle prospettive scientifiche.
I settori della botanica a cui non è stato possibile dedicare simposi specifici sono stati egualmente ben rappresentati nella Sessione Poster, ricca di 180 contributi.

Rosanna Caramiello