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Simposi
Primo Simposio “LA BOTANICA DEL MARE”
Il mare è stato la culla dove si è formata la vita e hanno avuto origine i vegetali. Le alghe del mare sono tra le principali responsabili dell’assorbimento dell’anidride carbonica sul nostro pianeta, contribuendo così a limitare l’effetto serra. Il congresso offrire l’occasione per fare il punto sulle ricerche botaniche rivolte all’ambiente marino, in Italia e negli altri paesi, pur nella consapevolezza che alcuni temi potranno essere solo sfiorati: la diversità degli organismi vegetali marini (benthos e plancton, macro- e micro-), la biocostruzione degli habitat e le relazioni produttori/consumatori, alghe e salute dell’uomo e dell’ambiente, novità applicative....
Secondo Simposio “BIODIVERSITÀ DELLA FASCIA COSTIERA. METODI CONDIVISI DI MONITORAGGIO E GESTIONE”
L’incontro fra ecosistemi terrestri e marini favorisce la diversità biologica e richiede una grande attenzione per la delicatezza degli equilibri ambientali. La Gestione Integrata della Fascia Costiera (GIZC) presuppone una forte collaborazione, ancora non del tutto praticata, fra istituzioni diverse (enti locali e mondo della ricerca) così come fra esperti di differenti ambiti disciplinari. Il 106° congresso SBI rappresenta un’opportunità per confrontare e condividere metodi, esperienze e conoscenze, essenziali per operare scelte rivolte verso una maggiore sostenibilità.
Terzo Simposio “ORTI BOTANICI E BIODIVERSITÀ: IL RUOLO PER LA CONSERVAZIONE, LA RICERCA E LO SVILUPPO DEL TERRITORIO”
Gli Orti botanici hanno avuto, fin dalle loro origini, un ruolo essenziale, seppure spesso inconsapevole e non a tutti noto, nello sviluppo dei territori in cui erano incastonati. Attualmente la loro percezione da parte della popolazione è cambiata o sta cambiando. Sempre più essi sono visti come centri di promozione del turismo o come luoghi idonei per eventi culturali. Il congresso si propone di affrontare problematiche, possibili conflitti tra “giardinaggio di richiamo” e “coltivazione scientifica” e proporre soluzioni che portino a un superamento di una fase critica per gli Orti Botanici.
Quarto Simposio “CRESCITA, SVILUPPO E RISPOSTE ADATTATIVE NELLE PIANTE”
Quinto Simposio “IL CONTRIBUTO DELLA BOTANICA ALLA FLORICOLTURA ED IL VIVAISMO SOSTENIBILE”
Il florovivaismo è un settore agro-industriale complesso e soggetto a continue variazioni nelle tecniche di coltivazione perché l’intera filiera deve obbedire alla richiesta di nuovi prodotti. L’impatto della floricoltura sull’ambiente è spesso negativo, ma cominciano a diffondersi esperienze in cui l’interazione fra le scienze botaniche e quelle agronomiche sono meglio integrate con reciproci vantaggi conoscitivi, economici e ambientali. Fa questi giocano un ruolo importante gli studi sulla fisiologia della fioritura, sulle condizioni di crescita (temperatura, luce, acqua, nutrienti), sulla scelta di specie e cultivar da coltivare anche alla luce dei cambiamenti climatici.
Sesto Simposio “LE NUOVE FRONTIERE DELLA MICOLOGIA APPLICATA”
Settimo Simposio “METABOLITI SECONDARI NELLA CARATTERIZZAZIONE DELLE PIANTE OFFICINALI”
Ottavo Simposio “FLORE D’ITALIA. IL CONTRIBUTO DEI BOTANICI ALLA CONOSCENZA DEL TERRITORIO NEL 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA”
I botanici, i floristi in particolare, hanno avuto sempre ben presenti i limiti dei territori d’indagine, appoggiandoli per lo più ad elementi geografici (naturali) certi o a confini amministrativi o politici, talora anche anticipando scelte che solo in seguito si sono avverate. È il caso delle prime flore d’Italia redatte quando ancora l’unità del nostro paese era ben lungi dall’essere una realtà amministrativa. Potremmo dire che il corpus delle flore è al tempo stesso “unitario” e “federalista”, valorizza l’eccezionale ricchezza biologica dell’Italia, ma anche la notevole diversità di singoli territori di livello locale o regionale. Da un lato le indagini a scala di maggior dettaglio sono indispensabili per costituire una conoscenza di base precisa; dall’altro è necessaria anche una visione più ampia e omogenea che si estenda all’intero territorio italiano. Il congresso si propone di evidenziare, attraverso esempi antichi e recenti, differenze e assonanze fra le flore regionali e quelle nazionali, nonché l’importanza di realizzazione pienamente progetti floristici condivisi tra i botanici.
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